Oltre 100 Sindaci su 133 appartenente alla Citta Metropolitana, di diversi schieramenti politici di centro sinistra e centro destra, hanno firmato in data 14/04/20, una richiesta rivolta al Direttore Generale di ATS Citta di Milano in cui chiedono un potenziamento della rete di sorveglianza territoriale per la gestione domiciliare dei pazienti Covid.
Spiace notare che il Sindaco di Garbagnate non è tra i firmatari di questa richiesta e c’è da chiedersi quale sia il motivo di questa astensione.
Barletta ritiene che le problematiche indicate dagli oltre 100 Sindaci non esistano o siano in altro modo risolvibili? O è solamente un problema di appartenenza politica?
Attraverso l’art. 8 del DL 14 del 09/03/20 il governo ha previsto, entro 10gg dalla firma, l’Istituzione da parte delle Regioni e delle Province Autonome delle USCA ( Unità Speciali di Continuità Assistenziale), per fornire una gestione domiciliare dei pazienti COVID (dimessi o mai ricoverati) o con sintomatologia di cui non è nota l’eventuale positività, attive 7 giorni su 7 , nella misura di 1 ogni 50.000 abitanti
Ma alla data del 3 Aprile, per tutta l’ATS di Milano (compreso Lodi) sono operative solamente 8 USCA a fronte delle 65 che, secondo le previsioni, avrebbero dovuto essere attivate sul nostro territorio.
Da qui l’esigenza, per il bene dei cittadini, da parte della gran parte dei Sindaci della Città Metropolitana, di sollecitare il Direttore di Ats Citta di Milano a rafforzare con urgenza la rete delle Usca, oltre a garantire ai medici di medicina generale i dispositivi di protezione, ad effettuare tamponi a tutte le persone che hanno terminato la quarantena, nonché a chiarire in modo definitivo le modalità di accesso ai tamponi