Il riscaldamento globale è più veloce del previsto. I primi 2 dei 30 nuovi modelli di previsioni su cui sta lavorando il CMIP6 (Coupled Model Intercomparison Project Phase 6) indicano che entro il 2100, le temperature medie potrebbero salire di 7,0 gradi Celsius rispetto ai livelli del periodo preindustriali se le emissioni di carbonio dovessero continuare con l’attuale ritmo.
Enti di ricerca, Università e laboratori a livello mondiale che fanno parte del CMIP6 Modeling Groups.
Per l’Italia partecipano
- Euro-Mediterranean Centre on Climate Change (https://www.cmcc.it
- ENEA – Italian National Agency for New Technologies, Energy and Sustainable Economic Development (http://www.enea.it/)
- CNR-ISAC – National Research Council of Italy – Institute of Atmospheric Sciences and Climate (http://www.isac.cnr.it/)
- ICTP – International Centre for Theoretical Physics (https://www.ictp.it/)
Così gli scienziati del clima tornano ad alzare l’asticella dell’allarme sul riscaldamento globale, dopo aver visto i risultati, più precisi ed accurati, elaborati con i nuovi modelli climatici che sono destinati a sostituire quelli che sono stati utilizzati nelle attuali proiezioni delle Nazioni Unite. Il miglioramento della qualità delle previsioni è dovuto all’uso dei nuovi super-computer e ai miglioramenti della modellistica dei fenomeni meteorologici.
L’incremento oggi stimato con i nuovi modelli per il 2100, pari a 7,0 gradi Celsius, è di 2 gradi superiore a quello ipotizzato, per la stessa data, nel quinto rapporto dell’Intergovernmental Panel for Climate Change (IPCC).
Saranno necessari sforzi incredibili per limitare a 1,5 gradi Celsius l’incremento della temperatura definiti nell’Accordo di Parigi.